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05.08.2022

ARBOLINO IMPAZIENTE DI RIPARTIRE A SILVERSTONE

Arbolino è impaziente di ripartire dal GP di Silverstone. È la pista più lunga del campionato e la sfida perfetta per il nostro pilota".
Pronto ed impaziente a riprendere le gare dopo una pausa estiva di cinque settimane, Tony Arbolino è pieno di motivazione e attesa per il Gran Premio di Gran Bretagna di questo fine settimana, sullo storico circuito di Silverstone.

Silverstone è la pista più lunga del calendario Campionato del Mondo e la sua combinazione di curve veloci e cambi di direzione ad alta velocità, ne fanno una delle sfide più difficili che i piloti incontreranno nel 2022.

Una leggera modifica al normale orario del weekend, prevede che il round di 18 giri della Moto2 inizierà la sua azione di gara domenica alle 14:30 ora locale (15:30 orario italiano), con le FP1 che prenderanno il via domani mattina alle 10:55 ora locale (11:55 ora italiana).

Quinto nel Campionato del Mondo, con cinque primi sei piazzamenti e due podi già nel 2022, Arbolino punta al maggiore successo non appena si riunirà con la sua Kalex in Gran Bretagna questo fine settimana.

Tony è un grande fan del layout piatto, ma veloce e tecnico di Silverstone, ed è arrivato secondo nella battaglia della Moto3 nel 2019, da una straordinaria pole position.


🎙️Tony:
“È fantastico iniziare la seconda parte della stagione dopo una buona pausa estiva. 
Abbiamo avuto dei momenti molto buoni nella prima parte, ma il nostro chiaro obiettivo per le prossime gare è migliorare ed essere ancora più forti. 
Abbiamo molte motivazioni, non solo mie, ma da tutta la mia squadra e siamo entusiasti di mostrare di nuovo un grande potenziale. 
Silverstone è una pista fantastica da guidare ed il primo settore è incredibile. Non vedo l'ora di lottare di nuovo al comando”.

Situato tra il Buckinghamshire e il Northamptonshire, Silverstone nasce come aeroporto militare e il 13 maggio del 1950 ospita la prima gara nella storia del campionato di Formula 1.

Dal 1977 al 1986 nel Motomondiale, il circuito è tornato in calendario dal 2010 dopo la lunga parentesi di Donington, sede per oltre 20 anni del GP di Gran Bretagna.

Il circuito misura 5.900 metri, il più lungo di tutto il Motomondiale. Con 18 curve, 10 a destra e 8 a sinistra, è uno dei più 'bilanciati' per l'uso della gomma e la guida del pilota. Con una larghezza non indifferente: 15 metri. E un rettilineo di 770 metri.

Secondo le analisi Brembo, al Silverstone Circuit i piloti di MotoGP utilizzano i freni 10 volte al giro per un totale di 38 secondi, inferiore soltanto ai 40 secondi del Losail International Circuit (i layout delle due piste sono però molto differenti, così come le condizioni climatiche).

 

In 5 delle curve della pista britannica i piloti devono frenare fino a scendere sotto i 100 km/h per evitare escursioni fuori dall'asfalto.

Il circuito ha una parte molto guidata, difficile: nel tratto tutto misto delle curve 2-3-4-5-6, chiamato lo 'snake', il serpentone, le moto devono lavorare tantissimo, destra-sinistra, destra-sinistra... impegnando parecchio anche il fisico dei piloti.

Il rettilineo tra la 6 e la staccata della 7 ha una bella accelerazione, molto favorevole ai sorpassi. Complice la maggiore velocità massima, la Stowe (curva 7) è - sempre secondo i dati Brembo -la più impegnativa.

La 8-9 è molto stretta, un cambio di direzione con due 'rampini', uno a sinistra e l'altro a destra: la moto deve avere un anteriore molto stabile, ma è veramente complicato fermarla!

La 11 e la 12 sono due curve da percorrere con molta velocità di ingresso e soprattutto grande trazione, perché a metà di questi curvoni si prende in mano il gas in maniera decisa.

Nell'ultimo tratto abbiamo un rettilineo e la staccata in discesa, con un trasferimento di carico sull'anteriore molto importante. Ma è soprattutto nelle 16 e 17 - 180 gradi a sinistra e 180 a destra - che bisogna avere grandissima scorrevolezza ed il pilota deve trovare la traiettoria giusta per non fare troppa strada, ma tenendo allo stesso tempo un'elevata velocità di percorrenza.

La 17 è fondamentale perché è quella che dà accelerazione e spinta per l'ultimo curvone, che si fa a tutta verso il traguardo.

Insomma, è un circuito probante per le gomme ed estremamente tecnico, dove è determinante la corretta e bilanciata messa a punto delle moto. Ma anche molto fisico: nella prima parte si lavora tantissimo con il corpo, le braccia!!