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27.05.2022

ALLA CONQUISTA DEL GIGLIO TRICOLORE

La MotoGP torna ad aprire le porte anche al Mugello, per quella che si preannuncia come la grande festa delle due ruote.

La MotoGP finalmente torna al Mugello e l’edizione 2022 del Gran Premio d’Italia sarà molto particolare. Dopo l’edizione annullata nel 2020 e quella a porte chiuse dello scorso anno a causa della pandemia, quest’anno finalmente il pubblico tornerà a riempire le colline del magnifico tracciato toscano per l’ottavo round di un mondiale sempre più entusiasmante.

L'obiettivo del pilota italiano, che si sta dirigendo verso le spettacolari montagne italiane della Toscana, è quello di riprendersi rapidamente dal recente round di Le Mans in Francia, che lo ha lasciato a mani vuote dopo un fine settimana pieno di potenziale e promesse.

Arbolino arriva al suo cruciale Gran Premio di casa a soli 38 punti nella corsa al titolo ed è entusiasta e motivato a stupire, davanti ai tifosi italiani questo fine settimana. L'italiano sa bene quanto sia speciale assaporare il successo nel round di casa al Mugello, dopo aver vinto un'emozionante battaglia in Moto3 dalla pole position nel 2019!

I piloti domani daranno il via all'azione della categoria intermedia del Campionato del Mondo, nelle FP1 alle 10.55 ora locale, mentre la gara di 21 giri è prevista per le 12.20 di domenica pomeriggio.

Ubicato in un'ampia vallata della splendida campagna toscana, circa 30 km a nordest di Firenze, quello del Mugello è un circuito moderno e caratteristico, molto adatto alle moto e di proprietà della Ferrari dal 1988.

Lungo 5.245m, il circuito combina curve lente e curve veloci, salite e discese, di quelle che piacciono sia ai piloti che agli spettatori.

Primo Gran Premio nel 1976 e, dopo la completa ristrutturazione, dal 1991 è uno degli appuntamenti immancabili nel calendario del mondiale. 

Caratteristiche le curve della Arrabbiata 1 e 2, senza dimenticare il Correntaio e le velocissime Biondetti. Caratteristico anche il lungo rettilineo dei box per la difficile staccata della San Donato.
L’Autodromo Internazionale del Mugello rappresenta un circuito mediamente impegnativo per gli impianti frenanti. A raccontarlo sono i tecnici Brembo che lavorano con tutti i piloti della MotoGP, che in una scala da 1 a 6 gli hanno conferito un indice di difficoltà di 3. A livello di caratteristiche, la pista vanta anche uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale (1.141 metri) che richiede un motore potente e naturalmente un impianto frenante di prim’ordine per non perdere in frenata quanto si potrebbe aver guadagnato sul dritto. 

Delle 10 frenate una è classificata come impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono scarsamente impegnative. La staccata più dura è quella celebre alla San Donato, ovvero alla prima curva: preceduta da uno scollinamento. E noi, dalle colline toscane, non vediamo l'ora di assaporarci il grande spettacolo che solo il Mugello sa offrire!

🎙️Tony:
“Non vedo l'ora di mettere le mie due ruote sul circuito del Mugello. È un weekend emozionante per me e tutti i tifosi italiani. Il circuito è fantastico, e uno dei migliori del calendario. E poi il supporto che si riceve dal pubblico di casa può davvero ispirarti e non vedo l'ora di organizzare un bello spettacolo per i fan italiani. Venire dalle retrovie del DNF a Le Mans mi dà una motivazione in più per fare bene. Abbiamo disputato delle grandi gare quest'anno e voglio davvero averne un'altra questo fine settimana per recuperare un po' di slancio. Il mio obiettivo è salire sul podio e farlo nel mio Gran Premio di casa, sarebbe fantastico”.